martedì 11 aprile 2017

scalzi come Mosè


Il segno del deporre le scarpe il venerdì santo 

 


Molto suggestivo il gesto citato nella rubrica n.18 del Messale Romano III edizione, che corrisponde a quanto già riportava il Caeremoniale episcoporum (n. 322):
18. Ad adorationem Crucis, primus accedit solus sacerdos celebrans, casula et calceamentis, pro opportunitate, depositis.

Il sacerdote, prima di recarsi a adorare la croce si toglie la casula e anche (se lo si ritiene apportuno) le scarpe.

Parla di questo gesto di profonda adorazione, da rimettere in giusta luce, il liturgista Guéranger che descrive così il popolo dei fedeli che si avvicina alla croce: “li precede il Celebrante, e tutti verranno dopo di lui. Non contento d'aver deposto la pianeta, egli si toglie anche le scarpe e solo dopo aver fatto tre genuflessioni s'accosta alla Croce adagiata sui gradini dell'altare”.
 
E’ un gesto penitenziale degno di essere visto e rivissuto, tipico del rito Romano, fatto proprio anche dai papi recenti Giovanni Paolo II e Benedetto XVI (vedi foto). Rievoca la salita di Davide scalzo mentre fugge da Gerusalemme (2Sam 14,30), insultato da Simei (improperia?). Riprende anche il gesto biblico del camminare scalzi sulla terra santa. Il Golgota è la Santa montagna dove la croce è il vero roveto che arde e non si consuma: l’adoratore, come Mosè, si toglie i sandali.

La deposizione della casula, la veste di Cristo deposta prima di essere crocifisso, è in parallelo con la deposizione delle vesti del giorno precedente, quando il giovedì Santo, alla lavanda dei piedi, il sacerdote si toglie la casula per il servizio come servo (è interessante notare che il vescovo rimane vestito con la sola dalmatica che porta sotto la casula, parificandosi al diacono). Il venerdì Santo, invece, il sacerdote, assimilato a Cristo, è anche lui spogliato delle sue vesti sotto la croce.

Purtroppo per l'utilizzo del solo messale II edizione in lingua italiana, i due gesti rischiano di sparire, semplicemente perchè non sono segnalati dalla corrispondente rubrica!

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