giovedì 9 febbraio 2017

spiritual trainer x frati e suore

Arriva la guida del Vaticano per motivare preti e suore


Arriva la guida del Vaticano per ridare motivazione a preti e suore. Dall'esortazione a non cadere nelle facili promesse, all'invito a non fossilizzarsi nel passato, i 'Quaderni di Vita Consacrata. Laboratorio di governo' (editi dalla Libreria Editrice Vaticana) - curati dal sottosegretario della Congregazione per la Vita Consacrata suor Nicla Spezzati (insieme a Jimenez Echave, missionario Claretiano, ufficiale nella Congregazione per gli Istituti della Vita Consacrata e a padre Santiago Gonzales Silva, preside dell'Istituto di teologia della Vita Consacrata 'Claretianum') - evidenziano errori e debolezze più frequenti di consacrati e consacrate per scongiurare improvvisazioni e colmare lacune.

"La Congregazione per gli Istituti di vita consacrata sottolinea l'importanza di includere nella formazione continua una seria iniziazione al governo: perché questo compito è talvolta affidato con improvvisazione e attuato in maniera impropria e lacunosa", è la premessa nel volume. A consacrati e consacrate, dunque, si chiede prima di tutto schiettezza: "Invece dello stile convenzionale, persino mellifluo, si dovrebbe seguire uno stile caratterizzato da libertà e schiettezza".


Il monito è rivolto alle cosidette scuole di spiritualità che "in questo - denuncia il volume 'Nel servizio dell'identità cristiana' - hanno responsabilità gravi; ossessionate dalla propria coerenza, piuttosto che attente a riconoscere la sorprendente grazia di Dio, hanno moltiplicato i profili vaghi ed evanescenti, sequestrando l'innovazione e riducendola a forme superate e fossilizzate".

Si guarda con preoccupazione all'"assenza di nuove vocazioni, progressiva disattivazione del percorso formativo, contrazione numerica dei religiosi/e o delle comunità, che ingenera indifferenza verso qualsiasi cambiamento". Tra le situazioni più 'pericolose' "perché meno avvertite, la progressiva demotivazione dei religiosi/e o delle comunità, che ingenera indifferenza verso qualsiasi cambiamento". L'invito a religiosi e a religiose è a non cadere in facili promesse. "Sovente nelle istanze di partecipazione/consultazione promettono più di quanto possano mantenere. Questa è una dimensione sottovalutata: è in gioco il capitale non solo di credibilità del gruppo, ma della sua affidabilità", si avverte.

Attenzione alla rassegnazione e ad atteggiamenti troppo nostalgici: "Da anni i segnali di cambiamento della vita religiosa a livello mondiale, in particolare in Europa, sono molteplici. Segnali forti, preoccupanti. A questi corrispondono reazioni nostalgiche, oggi curiosamente in fase di evidenza; reazioni di rimozione dei problemi e reazioni di rassegnazione, ancora più diffuse".
Si chiede a preti e suore di sforzarsi nel misurarsi con la capacità di "rischiare" e, come sollecita spesso Papa Francesco, di essere creativi: "La creatività per il carisma è contatto con la novità autentica e intatta, con un dinamismo che non si è piegato all'usura del tempo, che trova nel tempo storico occasione per manifestare l'inaudito". Su questo aspetto, le religiose battono i religiosi: "Le fondazioni femminili offrono le prove più convincenti, e i progressi più arditi".

Particolare attenzione viene richiesta anche nella preparazione culturale dei giovani religiosi che, esorta il vademecum, non può essere legata a "letture parziali, esortative" o ridursi al racconto di "aneddoti: solo una conoscenza più critica può irrobustire la cultura spirituale, le motivazioni dell'appartenenza e della responsabilità per una fedeltà creativa".



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